IL SOLE PIANGE

Da secoli e ora
sulle stesse strade giriamo
strade coperte di spine
spine che abbiamo seminato
E il sole piange

Da secoli e ora
abbracciati agli dèi
(falsi sempre)
le stesse orme calpestiamo
E il sole piange

Da secoli e ora
ogni passo un sospiro
molti i passi
sulle stesse tracce
E il sole piange

Da secoli e ora
nutriamo l%u2019odio
parlando senza fine per l%u2019amore
ma l%u2019amore non troviamo
E il sole piange

Da secoli e ora
feriti si nasce
feriti ieri
feriti oggi
E il sole piange



A PIER PAOLO PASOLINI

Voce umana
vestita di bellezza
era quella che ci davi
Umana e bella
anche se duramente accusava

Amore semplice umano
la tua vita
Amore e paura per l%u2019Uomo
per il progresso fede
e lo sviluppo insopportabile per te

V%u2019erano momenti in cui ascoltando
le parole scorrere dalle tue labbra
riudivo i versi di Rimbaud
%u201CSono nato troppo presto o troppo tardi?
Cosa sto a fare qui?
Ah, tutti voi,
pregate Iddio per l%u2019infelice%u201D

No Pier Paolo
non sei nato né presto né tardi
ma peccato che tu sia partito
mentre la verità si combatte
mentre tanti si scontrano
senza sapere perché
senza sapere dove vanno

Mentre le religioni cambiano faccia
e le ideologie diventano religioni
e molti vestono i paraocchi di nuovo
tu non dovevi andare via.

Dicembre 1975




Alekos Panagulis con Oriana Fallaci


TENTA

(A Tosca Fallaci)


Ricorda tristezze e gioie
cerca di tornare ragazzo
di vedere soltanto con il cuore

Ricorda alcuni desideri
che ti salivano agli occhi
timidamente nella prima gioventù
con più coraggio dopo
senza vergogna alla fine

Ricorda le scintille del pensiero
con amore guardane i primi passi
con entusiasmo i seguenti se vuoi
Ma basta d%u2019ora innanzi
andare insieme a lui
È una cosa difficile lo so
però fai uno sforzo
perché almeno
muova più lento il passo


(Chi ha vissuto a lungo in isolamento potrà comprendere questa poesia. Forse è la paura della pazzia che induce un uomo a cercare rifugio in uno sforzo disperato, in una lotta senza speranza per aggrapparsi all%u2019interno del tempo e della realtà. Per soffocare i prodotti della fantasia che, in ultima analisi, rendono il dolore più grande. Forse%u2026)



Alekos Panagulis con Oriana Fallaci e la madre Tosca







PERCHE'

Il sapore di oggi
lo troviamo nel dolore
Di ieri
su scaffali stipati
Di domani
appannato nasce nel nostro pensiero
Ma qui come siamo arrivati e perché
ancora non l%u2019abbiamo scoperto




I NOSTRI NEMICI

Come trovarmi accanto ai Baschi?
Come esprimere ai Curdi il mio amore?
In Sud Africa, in Rodesia come accorrere?
Ai Negri come dire che sono con loro?
In Indocina come arrivare?
Il popolo del Bengala come abbracciare?
Il mio posto non posso lasciare
ma sappi che i loro nemici
noi li combattiamo qui
Comuni i nostri nemici
credimi, per loro e per noi



IL VERME

Tanti vermi qui sulla Terra
non li vediamo
Se però
sulla Luna o su Marte
(su qualche stella dell%u2019infinito)
trovassimo vermi
anche uno solo
che trionfo!
Lo battezzeremmo sicuramente
e il suo nome
lo impareremmo tutti qui sulla Terra
dove i vermi continueremo a calpestare
E nelle scuole
(fino a quando?) v ci parlerebbero degli dèi
e come hanno creato la Terra
ci insegnerebbero
Su una Terra che è sopra di questa
gli uomini si ammazzano
e si ammazzeranno
(fino a quando?)
un figlio di Dio ogni tanto la scusa
E il verme
molti vorranno crucifiggere
nuovo pretesto di guerre

Meglio non trovarlo
ci bastano questi che abbiamo in terra
per pensare



Pag 1 Pag 3